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2024 anno nero per i trasporti in Piemonte. Il quadro di criticità, soprattutto per quanto riguarda il settore ferroviario, emerge dal tavolo regionale con l’Agenzia della mobilità, Rete ferroviaria italiana e le associazioni dei viaggiatori. Una situazione che viene definita allarmante da chi monitora l’andamento dei treni, in particolar modo su alcune tratte, dove i ritardi sono ormai la normalità e il rispetto dell’indice di puntualità in base allo standard previsto dal contratto di servizio già basso, sembra un vero e proprio miraggio.
La situazione di difficoltà più evidente si riscontra sulla linea Torino Milano che attraversa Vercelli e Novara. Per percorrere i 70 chilometri necessari a raggiungere il capoluogo lombardo, il tempo di viaggio può arrivare a 70 minuti. Lo spostamento degli arrivi e delle partenze dalla stazione Centrale a quella di Porta Garibaldi, valida fino a marzo, ha ulteriormente aggravato la situazione. La linea tra Biella, Santhià e Novara non offre migliori performances: qui, gli indici di puntualità sono sotto il livello di guardia, e le problematiche legate ai passaggi a livello sono frequenti.
Anche i collegamenti tra Torino e Savona, le tratte che coinvolgono Cuneo e quella tra Alba e Caselle, mostrano significative difficoltà. Se poi si guarda al futuro, le prospettive per il 2025 non sono rassicuranti, dato che sono previste interruzioni del servizio durante i fine settimana sulla linea Milano Domodossola. Gli aggiornamenti dei lavori sono previsti sul sito di Trenitalia.
Situazione diventata insostenibile per i viaggiatori a tal punto che FederConsumatori sta considerando l’opportunità di presentare una richiesta di risarcimento danni per i disagi subiti dagli utenti. Le cause sarebbero da attribuire all’assenza di aggiornamento di strumentazioni quali passaggi a livello e scambi e al mancato rinnovo del parco treni ormai obsoleto. Secondo le analisi c’è poi una carente programmazione dei flussi ferroviari sulla linea dell’alta velocità, già satura, che contribuisce a questi disservizi.
Rfi afferma di continuare con il piano di manutenzione e monitoraggio costante delle infrastrutture, ventiquattr’ore su ventiquattro. Confermata anche l’introduzione di nuovi treni per ammodernare la flotta: si prevede l’arrivo di dodici convogli elettrici a due piani, che andranno ad aggiungersi ai 46 già operativi. In situazioni di emergenza, vengono impiegati autobus sostitutivi, ma tali misure aumentano spesso i tempi di percorrenza per i pendolari, creando disagio per gli utenti.