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La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza di appello riguardante il filone cuneese del processo "Tenda bis". I cinque imputati, accusati di furti all’interno del cantiere di Limonetto (Cuneo), sequestrato nel 2017, erano stati condannati in primo grado per furto. Tuttavia, in appello, l’imputazione era stata derubricata a appropriazione indebita, un reato che era stato dichiarato improcedibile in assenza di querela da parte delle parti lese.
Con la decisione della Cassazione, è stato disposto un nuovo appello. Gli imputati, tra cui l’ex direttore tecnico del cantiere, due capi cantiere e due operai, sono accusati di aver sottratto centine di ferro per un valore complessivo stimato di circa 100mila euro. A costituirsi parte civile contro di loro sono il Comune di Limone Piemonte e l’Anas.
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