Condividi:
E’ passato quasi un anno e mezzo, dal 27 agosto 2023, quando una frana nel territorio francese tra Modane e la zona delle Maurienne una frana interruppe tutti i collegamenti, soprattutto ferroviari, tra Italia e Francia. A risolvere in parte il problema i bus sostitutivi. Oggi l’annuncio che dal primo aprile potranno ripartire i Frecciarossa: 4 corse giornaliere, due da Torino e due da Parigi, il collegamento ferroviario verrà ripristinato, almeno per quanto riguardo il trasporto passeggeri. due partenze da Parigi alle 7,30 e alle 15,20 e due da Milano alle 6,25 e alle 15,53, per un tempo di percorrenza complessivo di circa 7 ore. Il treno effettuerà le seguenti fermate tra Parigi e Milano: Lione - Chambéry - Saint-Jean-de-Maurienne - Modane - Oulx - Torino.
Una notizia confermata dalla compagnia francese SNCF, che ha annunciato il rinvio al 2026 dei lavori sulla linea tra Chambéry e Modane. La questione più spinosa è sicuramente quella riguardante il trasporto merci. Sono stati è sono ancora mesi di forti disagi per il collegamento Italia- Francia, un collegamento che si è riversato tutto su gomma, non senza difficoltà. E’ proprio di questi giorni il problema nel tunnel autostradale del Frejus che è stato temporaneamente interdetto a mezzi pesanti e bus per la chiusura della autostrada A43 a Orelle, in Francia, a circa 15 chilometri dall’imbocco della galleria che porta in Italia, per "problemi tecnici alla rete antincendio". Lunghe code di tir si sono dirette verso il traforo del Montebianco, riaperto da pochi mesi.
Un problema non da poco se si pensa che il collegamento in treno tra Italia Francia vale circa il 50% dei trasporti merci su rotaia del Piemonte. "Grazie alla collaborazione con Parigi sono lieto di confermare la riapertura del Frejus ferroviario, come promesso", ha detto il ministro ai Trasporti Matteo Salvini. Ma la ripresa del collegamento sui binari potrebbe non riguardare l’Afa, l’Autostrada Ferroviaria Alpina, che con i suoi tre viaggi giornalieri gestisce il trasporto merci su ferro equivalenti a 30 mila camion l’anno.
"Il nostro obiettivo è tornare ad operare ma a queste condizioni sarà molto difficile. Siamo rimasti fermi per quasi due anni", ha spiegato Afa. Il lungo stop del Frejus ha messo in difficoltà molti operatori. Il Piemonte dei trasporti e delle infrastrutture che in questi mesi ha vissuto una sorta di isolamento, inizia a vedere i primi passi in avanti.