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I Torinesi rimangono indisciplinati al volante ma meno rispetto agli anni scorsi. Nel 2024 nel capoluogo piemontese le multe elevate sono state 960.971. In calo rispetto al 2023, quando le sanzioni erano state poco più di un milione. Dai dati sinora emersi, ancora non definitivi perché la Pubblica Amministrazione ha circa 90 giorni per le contestazioni, le multe sono diminuite del 6.08%. Se scendono le sanzioni, aumentano però gli incassi per la Città.
A fornire i numeri (ancora non definitivi) è stato l’assessore della città metropolitana alla Polizia Municipale Marco Porcedda, rispondendo a un’interpellanza del vicecapogruppo di Torino Bellissima Pierlucio Firrao. Per quanto riguarda gli introiti nei dodici mesi passati sono entrati nelle casse del Comune circa 63 milioni di euro da automobilisti che non hanno rispettato il codice della strada. Ben sette milioni in più rispetto al 2023, quando Palazzo Civico aveva guadagnato 56milioni dalle multe. Un aumento, come ha chiarito l’assessore Porcedda, dalla miglior capacità della società di riscossione Soris e dal potenziamento dei pagamenti elettronici a partire dall’App IO della Pubblica Amministrazione.
Andando a guardare nel dettaglio, l’infrazione più commessa dai torinesi è la sosta irregolare su strisce blu. Tra chi non ha esposto il tagliando sul cruscotto e chi ha lasciato l’auto parcheggiata oltre il tempo consentito, sono state emesse oltre 213.700 multe. Al secondo posto si collocano gli automobilisti che hanno invaso la corsia riservata ai bus e la Ztl, con 156mila sanzioni. Al terzo posto si piazzano i conducenti che non rispettano i semafori, con quasi 120mila sanzioni. Un capitolo a parte in questo dato è rappresentato dai T-Red, cioè i semafori che immortalano chi brucia il rosso: qui le violazioni sono state ben 116.822.
Oltre 61.700 mila automobilisti non hanno rispettato i limiti di velocità, di cui oltre 54.214 sono stati immortalati dai due velox fissi di corso Regina Margherita e corso Unità d’Italia. Quasi 70mila multe sono infine state fatte a chi non ha rispettato il divieto di sosta.
“Possiamo tranquillamente cambiare il nome – ha replicato Firrao di Torino Bellissima - da Municipio di Torino a “MULTIFICIO” Torino, in una città che non sa più come prendere i soldi dalle tasche dei cittadini: questa giunta ha già aumentato tutto”.
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