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Il Piemonte rafforza la rete per la terapia del dolore. In Consiglio regionale, l’assessore alla Sanità Federico Riboldi ha illustrato le misure in programma, rispondendo a un’interrogazione del consigliere Domenico Rossi (Pd).
La Regione, ha spiegato, sta lavorando per accreditare tutte le strutture, formare il personale e rivedere i Pdta, ovvero i percorsi diagnostico-terapeutici relativi al dolore cronico, anche oncologico. L’obiettivo è migliorare l’assistenza e ridurre la fuga di pazienti verso la Lombardia.
Rossi aveva segnalato criticità nelle strutture di Torino, Novara e alle Molinette, dove si registrano lunghi tempi d’attesa e servizi limitati, mentre risultano centri virtuosi quelli di Orbassano, Casale Monferrato, Alessandria e Cuneo. A Novara, la sospensione delle terapie invasive maggiori e la carenza di personale hanno portato a attese superiori a un anno, spingendo i pazienti a creare il comitato ’Novara Senza Dolore’. Rossi ha ricordato che "la terapia del dolore, insieme alle cure palliative, è una priorità del Piano sanitario nazionale per garantire dignità e qualità della vita ai malati".

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