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Anche i piemontesi sono in apprensione per le condizioni di salute di Papa Francesco. La degenza del Pontefice al Policlinico Gemelli di Roma, dov’è ricoverato da venerdì scorso per il riacutizzarsi della bronchite e l’insorgere di un’infezione alle vie respiratorie, si allunga. Gli esami medici hanno fatto emergere un "quadro clinico complesso" e un’origine "polimicrobica" dell’infezione, che ha consigliato una rimodulazione della terapia in corso, come pure una degenza ospedaliera più lunga. Le sue condizioni cliniche sono stazionarie. Il portavoce vaticano Matteo Bruni ha sottolineato che "l’umore del Papa è buono ed è toccato dai numerosi messaggi di affetto e vicinanza che continua a ricevere in queste ore". In particolar modo "intende rivolgere il proprio ringraziamento a quanti in questo momento sono ricoverati in ospedale, per l’affetto e l’amore che esprimono attraverso i disegni ed i messaggi augurali; prega per loro e chiede che si preghi per lui". E’ stata quindi rivista l’agenda per i prossimi giorni: Francesco non sarà presente alla messa nella Basilica Vaticana domenica 23 per il Giubileo dei Diaconi. Per quanto riguarda altri impegni successivi, nel fitto palinsesto giubilare, al momento nulla è deciso. E’ necessario, infatti, che le terapie diano i loro risultati e che l’infezione passi, prima di pensare ad un ritorno del Pontefice in Vaticano. Bergoglio, comunque, anche dalla sua "camera dei Papi" al decimo piano del Policlinico Universitario, continua a portare avanti l’ordinaria amministrazione. Anche il Piemonte prega per il Santo Padre, di origini piemontesi, come san Pio V, papa alessandrino. Bergoglio, nel suo libro "Life" ha ricordato con affetto le verdi colline dell’astigiano, tra i comuni di Passerano Marmorito e Cocconato d’Asti nel basso Monferrato, dove per tanti è rimasto semplicemente ’Giorgio’. Francesco ha ancora parenti a Portacomaro e a Tigliole d’Asti e non ha mai dimenticato le sue origini. La sua famiglia partì per l’Argentina nel 1929. Papa Francesco nacque nel 1936 a Buenos Aires ma non ha mai perso i contatti con parenti e amici. L’ultima visita nelle sue terre risale al novembre 2022, una grande festa per tutta la comunità, la stessa che in queste ore si raccoglie in preghiera per la salute.
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