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Questa settimana il Consiglio comunale di Torino è stato nuovamente interrotto per oltre due ore a causa del crocifisso in aula. Il consigliere dei Radicali Silvio Viale, noto per la sua lunga battaglia contro la presenza di simboli religiosi nella Sala Rossa, si è presentato alla seduta con un grande crocifisso nel taschino della giacca come forma di provocazione. La presidente del Consiglio, Maria Grazia Grippo, gli ha chiesto di rimuoverlo e ha sospeso i lavori per approfondire la questione dal punto di vista del regolamento. Nel frattempo, si è riunita la conferenza dei capigruppo per cercare una soluzione adeguata. La lunga interruzione della seduta ha suscitato forti critiche da parte delle opposizioni, che hanno contestato la gestione dell’aula.

Quando i lavori sono ripresi, Viale si è seduto al suo posto mantenendo il crocifisso visibile. "Il regolamento non proibisce quello che ho fatto, non ho fatto altro che portare un crocifisso per motivi personali", ha spiegato Viale. "Se qualcuno si sente offeso dal mio crocifisso, dovrebbe esserlo ancor di più per la presenza del crocifisso in aula."

La presidente Grippo ha risposto, sottolineando che secondo il suo punto di vista il comportamento di Viale non fosse rispettoso dell’aula. "La scorsa settimana ho già dovuto espellerlo," ha detto, "e ho percepito tra i capigruppo un sentimento condiviso di disagio per l’offesa al simbolo religioso. Gli chiedo ancora una volta di rimuoverlo. Se non lo farà, prenderò provvedimenti nei prossimi giorni."

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