Separazione delle carriere, magistrati in sciopero per il "no"

"Questa riforma ci preoccupa prima come cittadini che come magistrati". Lo ha detto Mario Bendoni, presidente dell’Anm del Piemonte, aprendo l’assemblea pubblica organizzata a Palazzo di giustizia di Torino in occasione dello sciopero proclamato a livello nazionale dall’associazione. A seguire la discussione, nella maxi aula 2, oltre a centinaia di giudici e pm c’erano anche decine di studenti e di cittadini. Fra i presenti Edoardo Barelli Innocenti e Lucia Musti, presidente della Corte d’appello e procuratore generale del Piemonte, entrambi con la coccarda tricolore. Secondo le prime informazioni l’adesione allo sciopero a Torino supera abbondantemente, in certi settori, il 70%.
"La riforma - ha osservato Bendoni - preoccupa anche perché non è a se stante, ma è calata in un contesto di attacchi continui non solo contro la magistratura nel suo complesso, ma verso singoli colleghi colpevoli solo di avere preso decisioni sgradite alla maggioranza politica di turno. È un clima di insofferenza verso l’esercizio della funzione di controllo da parte della magistratura - ha aggiunto - che purtroppo non si respira soltanto in Italia".