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Tre persone sono state rinviate a giudizio per la morte di Khalid Lakhrouti, un uomo di 43 anni di origine marocchina, deceduto per soffocamento il 10 febbraio 2024 a Salassa, in provincia di Torino, durante un rituale di esorcismo di matrice islamica.
Ad affrontare il processo saranno il fratello della vittima, Nourdinne Lakhrouti, 47 anni, lo zio Abdelrhani Lakhrouti, 53 anni, che si definisce imam, e l’ex moglie, Sara Kharmiz, 36 anni. Ciascuno degli imputati sarà assistito da un avvocato: rispettivamente Ferdinando Ferrero, Enrico Calabrese e Valeria Ceddia. La notizia è stata riportata dal quotidiano "La Stampa".
Il procedimento giudiziario prenderà il via il 24 aprile presso la Corte d’Assise di Ivrea. Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri di Cuorgnè, la vittima era stata sottoposta a sedute di esorcismo dai suoi familiari, convinti che fosse posseduto da uno spirito maligno.
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