GRP, notizie del Piemonte sul canale 15
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Un peggioramento improvviso delle sue condizioni ha reso necessario un nuovo ricovero in pronto soccorso per il sedicenne vittima di un’aggressione avvenuta lunedì scorso a Mondovì, in provincia di Cuneo. Gli accertamenti clinici hanno evidenziato un ingrossamento della milza, diretta conseguenza dei colpi ricevuti, sebbene siano state escluse emorragie interne. Fortunatamente, il giovane non è in pericolo di vita.

L’aggressione si è verificata nei pressi dell’ingresso della funicolare mentre il ragazzo si stava recando a scuola. Due coetanei lo hanno spinto a terra e colpito ripetutamente con calci, causandogli fratture a una costola e a una vertebra. Dopo una prima visita in ospedale, i medici avevano stabilito una prognosi di trenta giorni.

La famiglia della vittima ha già sporto denuncia attraverso il proprio legale, l’avvocato Enrico Martinetti. Le indagini procedono con l’ipotesi di lesioni gravi e violenza privata. Gli aggressori, anch’essi studenti di un istituto monregalese ma diverso da quello frequentato dalla vittima, sono stati identificati e interrogati dai carabinieri.

Secondo gli investigatori, potrebbe trattarsi di una spedizione punitiva. Il giovane ha dichiarato di non conoscere personalmente i suoi aggressori, pur avendoli già visti alcuni giorni prima in un maneggio che frequenta abitualmente. Durante quell’occasione, i due sarebbero stati ripresi per aver fumato all’interno della struttura sportiva. Questo rimprovero, unito al sospetto che la vittima potesse aver diffuso sui social un video in cui li definiva "tossici", potrebbe aver scatenato la violenta aggressione. Tuttavia, il legale della famiglia ha smentito la diffusione di tale video, precisando che il ragazzo non ne ha mai realizzato uno, sebbene non sia chiaro se qualcun altro lo abbia fatto.

Un ulteriore elemento che farebbe pensare a un’azione premeditata è il fatto che i due aggressori frequentano un istituto professionale situato in un’altra zona della città. Avrebbero seguito la vittima a bordo della funicolare per poi aggredirla sotto un portico in piazza Maggiore, nel cuore di Mondovì. L’aggressione è stata interrotta soltanto grazie all’intervento di alcuni passanti.

Le indagini proseguono per chiarire ulteriormente la dinamica dell’episodio e verificare eventuali responsabilità aggiuntive.

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