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Una trasfusione errata alla morte di una donna di 71 anni, ricoverata presso il Maria Pia Hospital di Torino. Un’infermiera e un medico sono ora sotto accusa per omicidio colposo a causa di una trasfusione errata. Il sangue, che avrebbe dovuto essere somministrato a un altro paziente, è stato erroneamente infuso nella donna, con conseguenze fatali.
Secondo quanto riportato da La Repubblica e Cronaca Qui, l’episodio risale al 9 marzo 2023. L’infermiere coinvolto, un uomo di 54 anni, ha ammesso la propria responsabilità e ha patteggiato una pena di un anno e quattro mesi. Il medico, un cardiochirurgo di 43 anni, dovrà invece affrontare un processo il prossimo 16 giugno. Quest’ultimo è anche accusato di falso ideologico. Nel frattempo, la clinica ha provveduto a risarcire i familiari della vittima.
A far emergere la vicenda è stata un’anestesista che, nonostante le pressioni ricevute, si è rifiutata di cancellare l’errore dalla cartella clinica. L’indagine, coordinata dal pubblico ministero Giorgio Nicola, ha rivelato che l’infermiere ha effettuato la trasfusione alle 21:15, utilizzando una sacca destinata a un altro paziente, il quale aveva già ricevuto una prima trasfusione alle 19:30 della stessa sera.
L’incidente è stato attribuito alla mancata osservanza dei protocolli di sicurezza nazionali, che prevedono la verifica incrociata da parte di un medico e di un infermiere sulla corrispondenza tra paziente e sacca di sangue, nonché sulla compatibilità del gruppo sanguigno. Dalle analisi dei documenti sanitari è emerso che le firme necessarie erano state probabilmente apposte in anticipo e che il medico in questione non era presente in clinica al momento della trasfusione, bensì impegnato in una telefonata con la moglie.
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