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La sosta per le nazionali trasforma la Juventus in un laboratorio. Luciano Spalletti, dopo il pareggio contro il Toro nel derby, ha messo a punto una serie di allenamenti mirati per testare la difesa a quattro, che potrebbe significare un possibile passaggio al 4-3-3, rispetto al 3-4-2-1 ereditato da Igor Tudor. Con soli dieci giocatori convocati dalle rispettive nazionali — tra cui Vlahovic, David, Openda, Zhegrova, Conceição, Yildiz, Adzic, Locatelli, Cambiaso e Kostic — il tecnico toscano lavora sul gruppo a sua disposizione per esercitarsi su movimenti difensivi e costruzione dal basso. Dopo quattro giorni di riposo concessi per ricaricare le batterie, la squadra torna al lavoro con obiettivi chiari. Il ritorno in gruppo di Lloyd Kelly e Juan Cabal è una doppia buona notizia. Entrambi dovrebbero riprendere a pieno ritmo, offrendo nuove soluzioni. Kelly, fermato da uno stop muscolare dopo essere stato sempre presente, è pronto a rientrare. Cabal, invece, ha superato l’infortunio subito nella trasferta di Villarreal e punta a essere disponibile per la sfida di Firenze. Nel frattempo, Gleison Bremer prosegue il suo recupero con rientro previsto a dicembre, mentre Arek Milik resta ai box senza una data certa per il ritorno. Con il rientro dei difensori e la disponibilità di Pierre Kalulu — unico sempre presente finora con 1350 minuti giocati tra campionato e Champions — Spalletti può finalmente spingere sull’evoluzione tattica. Il passaggio al 4-3-3 potrebbe anche riportare Teun Koopmeiners nel suo ruolo naturale a centrocampo, dopo le buone prestazioni da difensore.

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