Condividi:
Tensione in Consiglio comunale a Torino durante l’intervento del sindaco Stefano Lo Russo riguardo al sopralluogo effettuato presso Askatasuna la scorsa settimana. La discussione ha generato forti proteste da parte del centrodestra, in particolare a causa di una dichiarazione del primo cittadino che ha ribadito quanto già espresso nei giorni precedenti. Lo Russo ha sottolineato come l’evento rappresenti un momento storico, evidenziando che per la prima volta in trent’anni consiglieri comunali di ogni appartenenza politica, compresi esponenti della destra radicale, abbiano potuto accedere al sito.
Le parole del sindaco hanno scatenato la reazione immediata dei consiglieri di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Torino Bellissima e Torino Libero Pensiero, che si sono alzati in aula indossando nasi rossi e mostrando l’immagine di un pagliaccio, gridando "vergogna" all’indirizzo di Lo Russo.
Tra le voci critiche, la consigliera e parlamentare della Lega, Elena Maccanti, ha accusato il sindaco di non essere stato in grado di garantire la dignità dell’assemblea, sostenendo che la situazione fosse completamente fuori dalla realtà. In risposta alle contestazioni, Lo Russo ha scelto di ritirare l’espressione "estrema destra", riconoscendo il nervosismo di una parte politica che, a suo dire, avrebbe preferito sostenere la narrativa secondo cui il sopralluogo non si sarebbe potuto svolgere o avrebbe causato scontri.
Il sindaco ha inoltre espresso il suo disappunto per il fatto che alcuni consiglieri siano stati costretti a calpestare immagini di politici e che determinati esponenti siano stati oggetto di contestazioni. Tuttavia, ha ribadito che tutto ciò rientra nella normale dialettica politica. In conclusione, Lo Russo ha sottolineato il valore storico dell’evento e ha assicurato che il percorso avviato proseguirà nei prossimi mesi.
Correlati
Pubblicità
