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La Cisl ha messo a punto un manifesto sulla metamorfosi di Torino e sulle sue criticità, che sarà presentato al congresso del 3 e 4 aprile e verrà poi discusso con le istituzioni. Lo ha detto Giuseppe Filippone, eletto con 76 voti su 79 alla guida della Cisl Torino e Canavese dal consiglio generale, al quale ha partecipato la leader nazionale Daniela Fumarola. Confermati tutti gli altri componenti della segreteria territoriale della Cisl torinese, Cristina Maccari, Paolo Ferrero e Davide Provenzano. "Diamo anche qualche indicazione sulle possibili uscite da questo tunnel perché vogliamo superare la nottata. La crisi sta toccando trasversalmente tutti i settori, dobbiamo cercare di reindustrializzare questo territorio e di puntare su una buona occupazione" ha detto Filippone, fino a oggi segretario generale della Femca torinese (Federazione energia, moda, chimici e affini). Tra le criticità ci sono quelle legate alle difficoltà del settore automotive.

"Stellantis è la nostra prima preoccupazione insieme a tutto l’indotto. C’è qualche segnale positivo, ma noi vogliamo che ci sia un vero upgrade", ha aggiunto il neosegretario della Cis, 58 anni, torinese. "Raccolgo l’eredità importante di Domenico Lo Bianco che ha guidato con autorevolezza, competenza e determinazione la nostra organizzazione territoriale - ha sottolineato Filippone - in questi lunghi e complicati anni. Consapevole delle sfide che ci attendono e della responsabilità e fiducia che mi vengono affidate, mi impegnerò per rendere sempre più forte e radicata la presenza della Cisl nel territorio e nei luoghi di lavoro. Senza mai rinunciare al dialogo e all’ascolto, dobbiamo fare tutti di più per avvicinare i giovani e per rappresentare meglio i lavoratori fragili, i precari e le donne".

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