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3 miliardi per le batterie, 570 milioni per le colonnine, 50 miliardi di investimenti sulle tecnologie. Ma le vere novità non stanno nei numeri. La Commissione europea a guida Von der Leyen ha deciso di anticipare alla seconda metà del 2025 - e non più al 2026 - la verifica della legislazione sulle emissioni nocive. Si tratta del tanto discusso regolamento che prevede lo stop alla vendita di auto a diesel e benzina a partire dal 2035. Quel target sarà mantenuto, assicura il commissario Ue ai trasporti, ma in fase di revisione potrebbero essere autorizzate altre tecnologie oltre all’elettrico. Ad esempio i carburanti sintetici, su cui punta la Germania, o i biocarburanti che tanto piacciono all’Italia. Il documento presentato a Bruxelles prevede poi il rinvio di 3 anni delle multe sulle emissioni, già annunciato nei giorni scorsi.
"Abbiamo apprezzato alcuni interventi come gli incentivi per l’acquisto delle auto elettriche e gli investimenti per le batterie, ma pensiamo che non siano sufficienti. Quello che è importante è che anche qui in Italia ci si muova perché un’intera filiera venga valorizzata, soprattutto qui a Torino". Così la segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, commenta le prime indicazioni sul Piano europeo per l’automotive, a margine del consiglio generale che ha eletto Giuseppe Fumarola alla guida della confederazione torinese. "Stellantis deve farci comprendere come intende muoversi e farci conoscere il suo piano industriale. Noi abbiamo bisogno di tutelare migliaia di lavoratori diretti e dell’indotto. Aspettiamo queste notizie. Nel frattempo tutte le risorse che sono state messe a disposizione devono essere utilizzate al meglio. Abbiamo bisogno di ricerca, di sviluppo, ma anche di proteggere la filiera e il lavoro" ha sottolineato la leader Cisl.
Dello stesso avviso l’arcivescovo di Torino Roberto Repole, che nei mesi scorsi aveva esortato più volte l’azienda a chiarire le proprie intenzioni. Ora è arrivata la sorpresa: il cardinale ha visitato il complesso di Mirafiori in compagnia di John Elkann e degli altri vertici. "Dopo anni di crisi e lavoro a singhiozzo", ha detto Repole, "credo che la nostra citta` debba sostenere con fiducia gli sforzi di Stellantis - che si e` impegnata a non abbandonare Torino e a sviluppare Mirafiori - senza rinunciare a farsi domande e a esprimere preoccupazione in questi tempi di incertezza".
Spiragli per i carburanti alternativi, come quelli sintetici, nella revisione dei regolamenti per il piano europeo per l’auto. Ma le reazioni di politica, associazioni di categoria e sindacati sono contrastanti.