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Macchinari messi fuori uso alle Molinette di Torino, il più grande ospedale del Piemonte, da mani ignote che hanno tagliato i cavi dei pc collegati agli acceleratori lineari del reparto di Radioterapia. Un blitz nella notte, denunciato dall’azienda ospedaliero-universitaria Città della Salute e della Scienza, su cui indagano i carabinieri. Il reparto è rimasto bloccato nella mattinata, ma nel primo pomeriggio l’attività di terapia è potuta riprendere.
Inoltre, è stato versato del liquido sui computer, sulle consolle di lavoro e sono stati manomessi alcuni cavi telefonici, compromettendo così anche le comunicazioni interne. Solo un’apparecchiatura su tre non è stata danneggiata, la tomografia.
Secondo la prima ricostruzione, qualcuno - tra le ipotesi anche quella di un clochard - si sarebbe introdotto dalla finestra sul cortile al primo piano e sarebbe entrato anche in altri locali dell’ospedale, tra i quali una cucina e un ufficio. In un primo momento si era fatta largo quella di un sabotaggio, che al momento non ha però trovato riscontri da parte degli investigatori.
I tecnici della Città della Salute e dell’azienda che si occupa della manutenzione dei macchinari hanno lavorato tutta la mattina nei locali di via Genova 3 per permettere il ritorno alla normalità e per fare in modo che tutti i pazienti prenotati per oggi potessero seguire la terapia. Così è stato, ha comunicato la Città della Salute e della Scienza.
Resta il giallo del grave danneggiamento, su cui stanno indagando i carabinieri, arrivati sul posto intorno alle 7.20 di questa mattina, dopo che gli addetti alla vigilanza avevano lanciato l’allarme, avvisati dal personale sanitario che si era accorto di quello che era avvenuto nella notte.
Al momento gli investigatori non hanno trovato segni evidenti di scasso. Inoltre, non erano presenti neanche dei volantini o scritte che rivendicassero l’azione. Infine sono stati acquisiti i filmati della videosorveglianza, per cercare di fare luce su quanto accaduto.
Nessuna ipotesi al momento è esclusa, mentre tra i corridoi dell’ospedale, considerata un’eccellenza della sanità piemontese e italiana, tra il personale sanitario non si parla d’altro.
Un mistero che arriva proprio a pochi giorni dall’insediamento di Thomas Schael, nuovo commissario della Città della Salute di Torino.