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L’agricoltura torinese è sempre più multifunzionale, grazie alle donne: "Stiamo assistendo a un vero e proprio cambio epocale - osserva Mirella Abbà, responsabile di Coldiretti Donne Torino -. Le donne lavorano nei campi e con gli animali fin dalla notte dei tempi ma difficilmente, fino a qualche anno fa, prendevano parte alle decisioni strategiche sul futuro dell’azienda. Oggi sono parte attiva nella conduzione dell’impresa agricola e, anzi, sono spesso il motore delle scelte di innovazione. Senza dimenticare che sono le donne a gestire la cura familiare con figli, nipoti, anziani di casa: una cura che si somma all’attività di imprenditrici".

Oggi le titolari di imprese agricole in provincia di Torino sono circa un terzo dei colleghi maschi. ma il numero cresce ogni anno. Sugli 11mila soci Coldiretti nel Torinese 4.300 sono donne e 1.600 di queste sono titolari di azienda. L’innovazione introdotta dalle donne in agricoltura risiede soprattutto nella trasformazione dell’azienda agricola da semplice impresa di produzione di cibo a erogatrice di servizi connessi all’agricoltura. "Su 270 soci di Campagna Amica in provincia di Torino un terzo sono donne - osserva Tatiana Altavilla, responsabile di Campagna Amica Torino -. Molte hanno dato una svolta all’azienda decidendo di trasformare i prodotti: per esempio se la famiglia allevava mucche da latte è arrivata la decisione di fare formaggi o gelati. Oppure se si coltivavano nocciole è stato realizzato un laboratorio di prodotti dolciari a base di nocciola".

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