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Il presidente di una società calcistica dilettantistica del Novarese è agli arresti domiciliari, con braccialetto elettronico, per l’ipotesi del reato di riciclaggio. Il provvedimento dopo le indagini condotte dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di finanza che hanno sequestrato proventi ritenuti illeciti per 200mila euro. A insospettire gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Novara sono stati l’improvvisa crescita della società calcistica e il dispendio di denaro e di beni da parte del presidente. In particolare, nella rosa della squadra ci sono calciatori provenienti da campionati professionistici, sia italiani sia esteri, che, nonostante il passaggio a una serie inferiore, percepiscono ingaggi molto elevati per una società dilettantistica. Dopo l’analisi dei flussi finanziari e commerciali attorno alla squadra di calcio, la Procura della Repubblica di Novara ha disposto che la Compagnia della Guardia di Finanza di Gallarate svolgesse accertamenti. Dai controlli è risultato che la società otteneva numerosi bonifici dal presidente e da altri indagati e da diverse società coinvolte in fatti di bancarotta e di reati tributari. Sono così stati sequestrati 200mila euro sui conti correnti della società calcistica e del presidente. Oltre al presidente del club novarese sono state indagate a diverso titolo anche altre 17 persone per reati finanziari.
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