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A pochi giorni dal suo novantesimo compleanno, celebrato il 27 febbraio con una torta adornata da una sua foto in maglia grigia, si è spento Sergio Notarnicola, noto come "il portierone" dell’Alessandria Calcio in Serie A alla fine degli anni ’50.
La notizia della sua scomparsa ha suscitato grande commozione, in particolare tra i tifosi e gli appassionati di calcio storico. La figlia Tiziana, attraverso un messaggio sui social, gli ha rivolto un ultimo saluto carico di affetto: "Ciao papà, ti ringraziamo per tutto l’amore che ci hai sempre donato e per la bella famiglia che hai saputo tenere sempre vicina!". A lei e ai suoi cari sono giunte le condoglianze di molti, inclusa l’associazione Museo Grigio, custode della memoria calcistica locale.
Notarnicola iniziò la sua carriera sportiva in alcune squadre dilettantistiche romane, per poi trasferirsi negli Stati Uniti con la famiglia. A New York entrò a far parte del Brooklyn Italians e disputò anche alcune partite con la Nazionale. Rientrato in Italia, venne inserito tra le riserve del Torino nella stagione 1957-1958. Nell’ottobre del 1958, dopo essere stato messo sul mercato, approdò all’Alessandria. Il suo esordio in Serie A avvenne il 19 ottobre dello stesso anno, in una sfida contro il Milan, in cui si distinse parando un rigore a Nils Liedholm, nonostante la sconfitta per 5-1.
Restò con i Grigi anche dopo la retrocessione del 1960, difendendo la porta della squadra per quattro stagioni. In seguito, proseguì la carriera vestendo le maglie di Foggia e Piacenza. Una volta appesi i guanti al chiodo, fece ritorno ad Alessandria, dove si reinventò come commerciante, iniziando una nuova fase della sua vita.