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Dall’indagine congiunturale del 1° trimestre del 2025, i valori previsionali rilevati confermano il trend negativo. Si registra un peggioramento degli ordinativi: da -12,79% a -14,88%, anche una flessione sulla programmazione di investimenti: da 76,64% a 78,20%, dalla produzione totale: da -12,79% al -16,33%. Anche l’andamento occupazionale e il dato relativo all’assunzione di apprendisti hanno registrato una “deminutio”, passando rispettivamente da -3,96% a -7,54%; e da -18,62% a -24,86%. Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte): “Peggiora il trend che ha caratterizzato l’ultimo scorcio del 2024. Si accentua la fase congiunturale negativa che ha investito soprattutto i settori della meccanica e della moda, che hanno registrato un’impennata di richieste di cassa integrazione. A incidere sono la situazione geopolitica complessa e di profonda instabilità ed il caro energia. Una crisi così importante e stratificata, che coinvolge la manifattura e l’automotive, richiede un approccio politico stra-ordinario ed azioni lungimiranti. La manifattura locale è un patrimonio da salvaguardare e da incentivare. In gioco ci sono posti di lavoro e il futuro economico del nostro territorio. Bene il fondo per il settore Moda, ma andrebbe esteso a tutta la manifattura”.

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