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La Polizia di Asti, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha arrestato due cittadini pakistani accusati di aver sequestrato un concittadino dopo avergli promesso di aiutarlo a lasciare illegalmente l’Italia. I reati sarebbero sequestro di persona, rapina, tentata estorsione, tentato omicidio e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. I due uomini avrebbero sequestrato un loro connazionale, promettendogli aiuto per lasciare illegalmente l’Italia. Alla vittima sono stati sottratti cellulare e passaporto e gli è stata richiesta un’ingente somma di denaro. Al suo rifiuto, prima è stato malmenato e poi trattenuto per diversi minuti a testa in giù dal balcone situato al terzo piano della palazzina in cui è stato sequestrato, fin quando i due aggressori lo hanno lasciato cadere nel vuoto. L’uomo è miracolosamente sopravvissuto ma è tuttora ricoverato per tentare di recuperare la mobilità agli arti inferiori. Le indagini sono state avviate quando il Posto di Polizia, presso l’ospedale Cardinal Massaia, ha trasmesso alla Procura di Asti il referto medico della persona offesa con 30 giorni di prognosi che è stata soccorsa da un’ambulanza del 118 su segnalazione di un passante che l’aveva trovata riversa al suolo, priva di sensi. Gli investigatori, grazie anche alle dichiarazioni del giovane, tradotte da un interprete, hanno identificato i responsabili. Dettagli come numeri telefonici e descrizioni di luoghi hanno aiutato le autorità a rintracciare i colpevoli. Uno degli arrestati era già in custodia per un mandato di cattura europeo legato a tratta di esseri umani. Ulteriori indagini hanno collegato il secondo responsabile, anche attraverso l’analisi di profili social. E’ stato rintracciato e arrestato vicino a un’azienda in provincia di Brescia, dove si nascondeva. Entrambi gli uomini sono ora detenuti presso le Case Circondariali di Alessandria e Brescia, con misure cautelari confermate dal G.I.P. del Tribunale di Asti.