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Alla terza stagione al Toro, con le partenze di Buongiorno e Bellanova e sopratutto l’infortunio di Zapata, Samule Ricci è diventato il faro granata. Così il capitano si è raccontato ai microfoni di Dazn. La prima dichiarazione d’amore è arrivata per Torino: “Rappresenta una seconda casa per me, sono qui da più di tre anni - ha detto - Ho avuto una grande fortuna con i tifosi, siamo entrati subito in sintonia e me lo hanno fatto capire sempre, anche per strada. Mi hanno anche insegnato e fatto capire quello che è il Torino: penso che ogni giocatore che indossa questa maglia percepisce qualcosa di diverso”.
Figuratevi per chi indossa anche la fascia da capitano: “Tanto onore - ha detto Ricci - Speravo di non indossarla perché voleva dire che non ci sarebbe stato Duvan, ma se il mister mi ha scelto vuol dire che qualcosa di buono sto facendo. Una cosa importante da capitano è quella di dare l’esempio fuori dal campo”.
Ricci che poi ha parlato del suo rapporto con mister Vanoli: “Si è creato sin dall’inizio un rapporto di fiducia e stima reciproca. È stato molto bravo anche lui, è stato paziente in tante cose. È un mister che sente tanto la partita, e tante volte negli atteggiamenti lo fa capire. Anche in allenamento e fuori dal campo è così”.
I tifosi però hanno il terrore di perdere Ricci nel prossimo mercato: “Sono voci che fanno piacere a chiunque, ma è molto importante rimanere focalizzato su quello che si sta facendo. Io con la testa cerco sempre di rimanere qua”.
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