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Dopo oltre sei anni dall’inizio della vicenda giudiziaria, il Tribunale di Torino ha assolto un uomo di 30 anni, di origine pachistana, precedentemente accusato di violenza sessuale. L’uomo era stato denunciato nel novembre 2019 da una coetanea polacca, studentessa Erasmus nel capoluogo piemontese.

Secondo l’accusa, il giovane – assistito dall’avvocato Manuel Perga – avrebbe compiuto l’abuso nel bagno di un bar, dove i due si erano recati per un caffè dopo essersi incontrati casualmente alla fermata del tram.

La ragazza aveva riferito ai carabinieri di aver provato paura e di essersi sentita in pericolo. Nel suo racconto aveva spiegato che, dopo un primo bacio, il giovane ne aveva dato un altro contro la sua volontà, poi aveva spento la luce e l’aveva immobilizzata, toccandola nonostante le sue richieste di fermarsi. A quel punto, aveva iniziato a gridare.

Sempre secondo la testimonianza della studentessa, l’uomo l’aveva lasciata andare solo quando si era accorto della presenza di altre persone fuori dal bagno. La giovane aveva inoltre dichiarato che la porta era chiusa a chiave dall’interno, mentre l’accusato aveva sostenuto il contrario, affermando che la chiave era nella serratura esterna e che quindi la porta era aperta. Questa versione era stata confermata da alcuni testimoni ascoltati dagli inquirenti.

Dopo l’arresto iniziale, il trentenne era stato rilasciato pochi giorni dopo. Ora, a distanza di anni, la giustizia ha stabilito il suo proscioglimento dalle accuse.

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