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Dopo due anni di indagini, i carabinieri di Cuneo hanno concluso un’importante operazione contro il traffico di droga, focalizzandosi su una delle zone più critiche della città, l’area compresa tra corso Giolitti e la stazione ferroviaria, nota per l’intensa attività di spaccio.
L’operazione, denominata "Inside the City", è stata condotta dalla sezione operativa della compagnia dei carabinieri tra l’autunno del 2022 e il dicembre 2024. L’attività investigativa ha portato a sette arresti in flagranza di reato, due denunce a piede libero e 33 perquisizioni domiciliari. Complessivamente, nel corso dell’inchiesta sono state denunciate venti persone.
Nel mese di gennaio, su richiesta della Procura, il giudice per le indagini preliminari ha emesso 13 ordinanze di custodia cautelare in carcere. Otto degli indagati sono stati fermati e arrestati, mentre per altri due sono state disposte misure alternative: il divieto di dimora in provincia di Cuneo per uno e l’obbligo di firma per l’altro. Le operazioni di arresto si sono svolte prevalentemente a Cuneo, ma anche a Torino e Ventimiglia. Per individuare cinque latitanti ancora ricercati, sono stati attivati i canali di cooperazione internazionale tra le forze di polizia.
Gli indagati risultano immigrati irregolari senza fissa dimora, provenienti da diversi Paesi dell’Africa occidentale. Oltre agli arresti, l’operazione ha portato alla segnalazione di 13 persone come consumatori abituali di sostanze stupefacenti e al sequestro di 300 dosi di crack, varie quantità di hashish e oltre 10.000 euro in contanti.
Un aspetto peculiare emerso dalle indagini riguarda il confezionamento della droga: il crack veniva suddiviso in piccoli blocchi quadrati o rettangolari, avvolti in cellophane giallo, un sistema che permetteva di identificarlo facilmente e distinguerlo dalle altre sostanze.