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Si continua a lavorare alla Continassa in vista della prossima gara di campionato. Thiago Motta ha deciso di intensificare gli allenamenti fino a giovedì con i giocatori non convocati dalle rispettive nazionali, da venerdì è invece previsto un lungo week-end di riposo. La pausa servirà alla squadra per ricaricare le energie fisiche e mentali, ma nel quartier generale bianconero la tensione è alta. La sfida di sabato 29 marzo contro il Genoa, prevista allo Stadium, rappresenta un punto di non ritorno per i bianconeri, uno snodo determinante. Dopo due ko davvero pesanti, la Juventus è chiamata a una reazione decisa per risalire in classifica e placare le critiche di tifosi e addetti ai lavori. La partita si profila come un banco di prova decisivo per il resto della stagione. Thiago Motta e i suoi sanno bene che non ci sono margini di errore e questa volta non sarà un vantaggio giocare in casa, in caso di errori. Veniamo alle statistiche: ai quattro gol subiti dall’Atalanta bisogna aggiungere i tre di Firenze, che vuol dire sette in 180 minuti: numeri del genere non si vedevano dal 2011, quando sulla panchina bianconera sedeva Gigi Delneri. Ed è sempre da quell’annata, la 2010/2011, che la squadra non collezionava così pochi punti dopo 29 giornate: all’epoca erano appena 42, oggi Thiago Motta ne ha dieci di più, ma comunque quattro in meno rispetto all’Allegri del 2021/2022. Il direttore tecnico Cristiano Giuntoli, gli ha rinnovato la fiducia a più riprese anche perché farlo significa non dover mettere in discussione l’intero progetto. Se non ci saranno altri patatrac i conti e i bilanci si faranno alla fine del campionato. Intanto la Juve è stata scavalcata dal Bologna, quasi a rendere ancora più amara la beffa per il tecnico ex rossoblù. E proprio il quarto posto è l’obiettivo minimo e insindacabile da parte della società, sia per questioni sportive ma anche e soprattutto per gli aspetti economici. Così, il tecnico e i due dirigenti si sono riuniti attorno ad un tavolo per capire come far ripartire la Juve, che mai in questa stagione aveva fallito clamorosamente due appuntamenti consecutivi. Per non parlare delle proteste, delle critiche e anche degli insulti via social di una piazza che sta raggiungendo il limite della sopportazione, non solo nei confronti di Thiago Motta ma anche della dirigenza. Spopola l’hashtag MottaOut, viene contestata la scelta di Giuntoli di confermare il tecnico, c’è anche chi "perdona" Massimiliano Allegri e lo vorrebbe nuovamente in sella. Insomma, giorni non facili alla Continassa.