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Un pareggio che lascia l’amaro in bocca a entrambe le contendenti. Allo stadio Artemio Franchi, Fiorentina e Juventus si fermano sull’1-1 in una gara sentita ma che alla fine non premia nessuno. I bianconeri passano in vantaggio sul finire della prima frazione grazie a un guizzo di Kostic, bravo a sfruttare una disattenzione della retroguardia viola. La reazione della Fiorentina non si fa attendere: dopo appena tre minuti dall’inizio della ripresa, Mandragora lascia partire un sinistro micidiale da fuori area che si insacca sotto l’incrocio, riportando il punteggio in parità. Il portiere spagnolo della Fiorentina, De Gea, si supera nel finale, negando il gol a McKennie con una parata spettacolare su colpo di testa ravvicinato. Di Gregorio, dal canto suo, tiene a galla la Juventus in più di un’occasione, ma nulla può sul bolide di Mandragora. Finale incandescente: forcing bianconero e polemiche VAR. Negli ultimi minuti, la Juventus alza il baricentro con la Fiorentina in evidente difficoltà. Vlahovic ci prova con un destro al volo da posizione favorevole, ma la conclusione finisce lontano dai pali, tra i fischi del pubblico di casa. Da segnalare un episodio controverso in area viola: contatto tra Pablo Mari e Vlahovic, inizialmente sanzionato con il rigore. Dopo revisione al VAR, il direttore di gara annulla la decisione, ritenendo l’attaccante juventino autore del primo fallo. Al triplice fischio il pareggio non soddisfa né Spalletti né Vanoli. E in casa Juve si riflette.
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