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Sono circa le 18.30, un’ambulanza sfreccia veloce per soccorrere una ragazzina di 12 anni trovata a terra, priva di sensi da alcuni passanti. La giovane è appena precipitata dal balcone di casa di un condominio ad Asti, dal quinto piano. Nella spaventosa caduta sono stati i fili per stendere e una tettoia ai piani inferiori a rallentare il volo e l’impatto col marciapiede. I sanitari dell’ambulanza hanno trovato una piccola folla accanto alla ragazzina e l’hanno portata in gravissime condizioni nel pronto soccorso dell’ospedale cittadino, in codice rosso. Politrauma e trauma cranico con prognosi riservata era la situazione nell’immediato, che ha richiesto un intervento salvavita all’ospedale di Asti. le sue condizioni nelle ore successive sono migliorate, abbastanza da permettere il trasferimento nell’ospedale di Alessandria per le cure necessarie, in prognosi riservata nella rianimazione pediatrica. A indagare è la polizia, mentre alcuni vicini raccontano la disperazione dei genitori: la mamma, di origine nigeriana come le due figlie, e il marito italiano. Proprio lui, il patrigno, nella disperazione dei primi momenti avrebbe pensato a un gesto di sofferenza della figlia: "È colpa del bullismo a scuola" avrebbe detto, ma gli investigatori non confermano e la scuola media in questione neppure. Qualcuno parla di un vecchio episodio, che risalirebbe allo scorso ottobre, senza chiarirne le circostanze. Le piste seguite dalla polizia per cercare le cause dell’accaduto però sono più di una. Le ricerche vengono effettuate sia in ambito scolastico, sia familiare, per escludere eventuali problemi in casa, liti o abusi. "È fuori pericolo" - ha detto ottimista il parroco di zona, don Paolo Lungo - "Noi qui in parrocchia non abbiamo sentito le sirene dell’ambulanza, perché c’era la messa per San Giuseppe ed era molto affollata. Ho pregato per lei subito dopo, appena l’ho saputo". Ha aggiunto poi che "i genitori della giovane porteranno in chiesa un ex voto, un mazzo di fiori, per ringraziare del fatto che stia meglio. Lo faranno ringraziando San Giuseppe, che ha ascoltato le nostre preghiere affinché si riprendesse", ha così concluso don Paolo.