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Nei mesi scorsi il Comune di Stresa ha rifiutato 100mila euro nell’ambito dei risarcimenti per l’incidente della funivia del Mottarone, che il 23 maggio del 2021 ha provocato la morte di 14 persone e il ferimento dell’unico sopravvissuto. "Non abbiamo accettato la proposta e ci ricostituiremo parte civile nel processo" spiega all’ANSA la sindaca della città piemontese, Marcella Severino, nel giorno della seconda chiusura delle indagini da parte della procura di Verbania. "Non punto ai soldi, è una questione morale. Saremo parte nel processo", aggiunge Intanto proseguono le interlocuzioni tra Comune di Stresa, ministero del Turismo e Regione Piemonte per giungere a un accordo finalizzato al ripristino della funivia che dalle sponde del lago Maggiore portava in cima al Mottarone, a quota 1491 metri di quota. Il ministero metterà a disposizione dieci milioni di euro, la Regione altri cinque. "Stiamo perfezionando la bozza di accordo e il trasferimento della proprietà dalla Regione a noi, cosa che non era mai stata fatta. L’accordo definirà anche il trasferimento dei fondi al nostro Comune". Tra le ipotesi sul tavolo per il nuovo impianto, fa sapere Severino, anche quella di un partenariato pubblico privato.
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