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Dopo aver superato anni difficili segnati dalla tossicodipendenza e dalla tragica perdita di un figlio a causa della droga, un uomo di 46 anni ha trovato una nuova possibilità di felicità accanto alla sua compagna di 34 anni. Tuttavia, il destino ha messo alla prova la coppia quando la donna, affetta sin dall’infanzia da una grave patologia renale e sottoposta a dialisi a causa della Granulomatosi di Wegener, ha avuto bisogno di un trapianto.
Senza esitazione, l’uomo ha deciso di offrirsi come donatore. Dopo gli accertamenti medici necessari, è risultato compatibile e si è potuto procedere con l’intervento. Non era la prima volta che la donna si sottoponeva a un trapianto: nel 2015, infatti, aveva già ricevuto un rene dalla madre, ma l’organo aveva ormai smesso di funzionare.
L’intera procedura è stata seguita dal reparto di Nefrologia, Dialisi e Trapianti sotto la guida del professor Luigi Biancone, mentre l’intervento chirurgico è stato eseguito da un team multidisciplinare composto dai dottori Aldo Verri, Andrea Agostinucci, Paolo Gontero e Andrea Bosio, con il supporto anestesiologico della dottoressa Chiara Melchiorri. Dopo l’operazione, entrambi i pazienti sono stati ricoverati presso l’unità semintensiva di Nefrologia per il monitoraggio post-operatorio.
A distanza di cinque giorni, l’uomo è stato dimesso e ha potuto fare ritorno a casa, mentre la sua compagna, finalmente libera dalla dialisi, ha mostrato una funzione renale ottimale. Il professor Biancone ha sottolineato l’importanza di questo gesto, definendolo una duplice vittoria: non solo contro la malattia della donna, ma anche come simbolo di una nuova vita per entrambi.