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Il Piemonte lancia una task force per gli Irccs (Istituti di ricerca e cura a carattere scientifico) pubblici sul territorio regionale. Il gruppo di lavoro, coordinato dal direttore del Dairi (Dipartimento delle Attività Integrate Ricerca e Innovazione) Aou Al-Asl Al, Antonio Maconi, e del quale fa parte anche la Compagnia di San Paolo, dovrà supportare la direzione Sanità della Regione per il riconoscimento di nuovi Irccs pubblici. Sei le aziende sanitarie e ospedaliere che intendono candidarsi: San Luigi con urologia, San Giovanni Bosco con le malattie infettive, l’oncoematologia dell’ospedale di Novara, Molinette col centro trapianti, Regina Margherita con la parte di sanità infantile, Alessandria-Casale Monferrato con le patologie ambientali e respiratorie, che ha già avviato il percorso.
"E’ uno dei provvedimenti più importanti per la sanità del futuro - sottolinea l’assessore Federico Riboldi -. Noi abbiamo una sanità straordinaria, di eccellenze, ma nel corso dei decenni non si è mai investito sugli Irccs come altre regioni, ad esempio la Lombardia, che ne ha più di 20 e alla quale anche quest’anno abbiamo ’regalato’ 170 milioni di mobilità di pazienti dal Piemonte". L’assessore ricorda che "avere un Irccs vuol dire avere il massimo dell’eccellenza riconosciuta e attrarre mobilità, che significa avere maggiori risorse da reinvestire nel tessuto regionale". Quanto ai tempi per il riconoscimento spiega che "sono molto lunghi perché un percorso Irccs è un percorso di grandissima eccellenza. A livello nazionale sono poche decine, una cinquantina, quindi non si può pensare oggi di far partire un percorso e avere il prossimo anno tutti gli Irccs riconosciuti. Noi contiamo nel corso del mio mandato di avere il primo Irccs pubblico piemontese - conclude - e negli anni a venire di realizzare tutte e 6 le candidature".
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