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Una storia di generosità trasformata in un incubo per una donna settantenne che, spinta da un forte spirito filantropico, ha deciso di aiutare un giovane studente in difficoltà. Ma il suo gesto altruista le è costato 120mila euro, minacce e aggressioni verbali. È quanto ha ricostruito la pubblica accusa durante un’udienza a Torino, dove l’imputato, un 26enne, è accusato di truffa e stalking.

I fatti risalgono al periodo tra il 2022 e il 2023. La donna, un medico in pensione molto attiva nel volontariato e nelle opere di beneficenza, aveva deciso di offrire il suo lussuoso appartamento nel centro di Torino a un giovane proveniente da un Paese africano, già laureato e in cerca di opportunità. Per garantirsi l’iscrizione a un’università prestigiosa all’estero, la donna gli aveva anche fornito una somma di 120.000 euro.

Secondo l’accusa, il giovane avrebbe utilizzato il denaro in modo improprio e, quando i rapporti tra i due si sono deteriorati, si sarebbe rifiutato di lasciare l’appartamento, tanto che sono dovuti intervenire gli agenti di polizia. Il ragazzo, nel corso dell’udienza, ha spiegato che il suo sogno era quello di frequentare una delle migliori università al mondo e che la donna, per aiutarlo, gli aveva offerto la sua casa gratuitamente, con l’unico impegno di occuparsi di piccole faccende domestiche. Tuttavia, quando è emersa la necessità di un fondo di garanzia per la domanda di iscrizione, la donna gli ha trasferito i soldi.

In aula, il giovane ha dichiarato di aver investito il denaro in criptovalute, spiegando che non lo aveva restituito perché la donna non gli aveva mai imposto un termine per farlo. La situazione si è complicata quando ha raccontato che il rapporto con la donna si era incrinato dopo che lei gli avrebbe chiesto dei "momenti di intimità", richiesta che lui avrebbe rifiutato per motivi personali, destando indignazione tra le persone che seguivano il processo.

L’avvocato della donna, Claudio Strata, ha subito smentito queste affermazioni, chiarendo che l’unico problema riguardava l’uso del denaro e che la questione delle presunte avances era completamente infondata. La difesa ha sottolineato che la donna ha sempre agito con una vita impeccabile, dedicandosi solo ad atti di generosità e benevolenza.

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