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La Guardia di Finanza di Torino ha eseguito tredici provvedimenti cautelari emessi dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Nola (Napoli), su richiesta della Procura europea. I destinatari di tali misure sono membri di un’organizzazione criminale radicata in Campania, ma con estese ramificazioni sia in Italia che all’estero, ritenuta responsabile di una frode sull’IVA che ha arrecato un grave danno economico sia all’Unione Europea che allo Stato italiano.

Parallelamente, le Fiamme Gialle stanno procedendo con sequestri preventivi per un valore totale di circa cento milioni di euro, somma che corrisponde al guadagno illecito ottenuto attraverso la frode. Secondo le indagini, il sistema fraudolento si concentrava nel settore della commercializzazione e trasformazione delle materie plastiche e dei prodotti chimici per uso industriale.

Gli inquirenti hanno ricostruito un complesso meccanismo di evasione fiscale, attraverso il quale i polimeri, acquistati da importanti società intermediarie situate in diversi Paesi europei, venivano introdotti in Italia tramite una rete commerciale artificiosamente strutturata. In questa filiera, operavano numerose società ’cartiere’, distribuite in varie Regioni italiane, che si rendevano sistematicamente inadempienti agli obblighi di dichiarazione e versamento dell’IVA.

Le suddette ’cartiere’ rivendevano poi la merce a un prezzo inferiore a quello di mercato ad altre società fittizie con sede in Italia, formalmente intestate a prestanome e prive di una reale struttura operativa e di personale. Grazie a questa continua evasione dell’IVA, gli indagati riuscivano a commercializzare i prodotti a prezzi decisamente più bassi rispetto ai valori di riferimento, ottenendo un ingiusto vantaggio competitivo sul mercato.

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