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Durante una partita del campionato giovanile riservato ai bambini nati nel 2015, giocata sabato scorso al campo del Settimo Calcio, un uomo ha accusato un malore sugli spalti mentre assisteva all’incontro. Tra i presenti, anche Erika Garofaro, infermiera professionale in servizio all’ospedale Giovanni Bosco di Torino, che si trovava lì in qualità di mamma di uno dei piccoli calciatori.

Notando l’uomo accasciarsi improvvisamente, Erika è intervenuta senza indugio. Con grande sangue freddo e competenza, ha utilizzato il defibrillatore disponibile nell’impianto sportivo, riuscendo a stabilizzare le condizioni del papà prima dell’arrivo dei soccorsi. L’uomo è stato successivamente trasportato in elisoccorso all’ospedale Molinette, dove ora si trova fuori pericolo.

Il presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Torino, Ivan Bufalo, ha voluto sottolineare l’importanza di quanto accaduto: “L’intervento di Erika è una testimonianza concreta del valore della nostra professione. Anche al di fuori dell’orario di lavoro, un’infermiera resta tale, pronta a intervenire per salvare una vita. È questo il significato profondo dell’essere infermiere”.

Bufalo ha inoltre evidenziato l’importanza della diffusione della cultura del primo soccorso e della presenza di dispositivi salvavita, come i defibrillatori, in luoghi pubblici, scuole e impianti sportivi: “Prontezza, lucidità e senso civico sono qualità fondamentali di chi svolge questa professione. Erika ha dimostrato tutto questo, agendo con tempestività e grande umanità”.

Anche il Settimo Calcio ha espresso pubblicamente la propria gratitudine, definendo Erika “la nostra eroina” attraverso un messaggio condiviso sui social.

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