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 Il 27 giugno 2020 una donna di 46 anni, Eliana Rozio, perse la vita nel suo appartamento, a Beinasco (Torino), a causa dei fumi dell’incendio che si sviluppò per un guasto al frigorifero. Fra due giorni si aprirà a Palazzo di giustizia l’udienza preliminare a carico di due manager della filiale italiana dell’azienda produttrice dell’elettrodomestico, la multinazionale coreana Groupe Lg. Entrambi sono cittadini della Corea del Sud. I reati ipotizzati sono l’omicidio colposo, l’incendio colposo e la violazione del cosiddetto ’codice del consumatore’ del 2005.
La procura di Torino, in un primo tempo, aveva chiesto l’archiviazione del caso, ma gli avvocati della famiglia (Renato Ambrosio, Stefano Bertone e Alessandra Torreri) si sono opposti e hanno ottenuto lo svolgimento di nuovi accertamenti, poi sfociati nella richiesta di rinvio a giudizio.
A provocare la morte di Eliana furono le sostanze sprigionate dall’elettrodomestico nel corso del rogo. "Parliamo - ha spiegato oggi il consulente tecnico delle parti civili, Luca Marmo, ingegnere del Politecnico di Torino - di monossido di carbonio ma soprattutto di acido cianidrico, gas letale anche in concentrazioni minime, responsabile fra l’altro delle vittime dell’incendio del cinema Statuto (nel febbraio 1983, a Torino)".
Il frigorifero era stato costruito nel 2016 in uno stabilimento in Polonia. La tesi della pm Chiara Canepa è che la scheda madre non era isolata con materiale ignifugo dalla ’schiuma poliuretanica’ utilizzata per l’isolamento termico dell’apparecchio. "Inoltre - ha precisato l’ingegner Luca Marmo - questa ’schiuma’ era capace di propagare il fuoco in misura molto maggiore rispetto alla norma, con fumi altamente tossici. La quantità di gas nocivi fu tale da creare una concentrazione immediatamente letale". Tutto questo nonostante il frigorifero (peraltro ancora in garanzia) fosse "regolarmente dotato della marcatura Ce". "In un elettrodomestico - ha concluso Marmo - ci sono decine di componenti. Può capitare che uno di essi, nel corso degli anni o dei decenni, finisca per guastarsi. Ciò che non deve accadere è che un guasto provochi un evento peggiore".

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