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Tre anni di condanna, contro i sei richiesti dalla procura, per un uomo accusato di violenza sessuale su un vicino di casa, all’epoca tredicenne. La sentenza del tribunale di Cuneo ha tenuto conto della "minore gravità" del fatto, avvenuto nella primavera del 2020 in una borgata della valle Varaita.
A denunciare l’accaduto era stato il ragazzino stesso, affermando di essere stato molestato in un fienile, mentre scendeva da una scala. La vittima ha raccontato che in seguito, per evitare conseguenze, il vicino gli aveva dato una moneta da due euro, e gli aveva anche offerto altri dieci euro se fosse ritornato nel pomeriggio.
La madre riferisce di averlo visto tornare a casa molto scosso. Coi familiari del ragazzo, il vicino si era giustificato dicendo di essere ubriaco. Giorni dopo, racconta il padre, "si presentò implorandoci di non andare dai carabinieri, perché gli avremmo rovinato la vita. Disse che aveva solo aiutato nostro figlio a scendere dalla scala".
Un anno dopo la giovane vittima si era confidata anche con un insegnante della scuola. La famiglia si è in seguito trasferita altrove.

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