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Con oltre 90 tipologie di vegetazione, un milione di ettari di boschi e più di 80 aree protette che coprono circa il 18% del territorio, il Piemonte si distingue come una delle regioni italiane con la biodiversità più ricca e diversificata. Questo rende il Piemonte un vero e proprio "laboratorio a cielo aperto" per lo sviluppo di politiche ambientali e pratiche virtuose a tutela della natura. Questo è stato il tema centrale del convegno “Custodi della Biodiversità. Il Piemonte per la Terra”, organizzato in occasione della Giornata Mondiale della Terra, promosso dall’assessorato regionale alla Biodiversità in collaborazione con l’Accademia di Agricoltura di Torino e patrocinato dall’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Piemonte e Valle d’Aosta.

L’assessore regionale alla Biodiversità, Marco Gallo, ha sottolineato come il Piemonte rappresenti una delle aree più biodiversificate d’Europa. "La nostra missione è custodire e valorizzare questo straordinario patrimonio", ha dichiarato, evidenziando la presenza di un miliardo di alberi, 52 specie di alberi e 42 specie di arbusti. Tuttavia, ha aggiunto, la biodiversità non è solo un dato naturale, ma un capitale che deve essere difeso con azioni concrete, poiché è anche una risorsa ambientale, economica e sociale di grande valore.

A supporto di questa visione, sono stati ricordati alcuni importanti strumenti, come il recente bando da 8 milioni di euro per gli enti locali, il progetto dell’Osservatorio sul cambiamento climatico e le iniziative legate alle Oasi della biodiversità. Azioni che puntano a costruire un futuro sostenibile, caratterizzato da innovazione e collaborazione tra istituzioni e territori.

Dal convegno è emerso chiaramente il messaggio che valorizzare la biodiversità non è una semplice opzione, ma una responsabilità collettiva che riguarda tutti.

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