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Una coltellata al cuore ha ucciso Mamoud Diane, 19 anni, durante una rissa scoppiata tra venerdì e sabato sera a Torino per motivi legati allo spaccio di droga. Un omicidio avvenuto in strada, in via Monte Rosa, nel quartiere Barriera di Milano, alla periferia nord del capoluogo piemontese. Una zona difficile, dove la notte i pusher diventano padroni del marciapiede e i residenti si barricano in casa per paura di ritrovarsi coinvolti in episodi di violenza, sempre più frequenti in queste vie. Come è accaduto nelle scorse ore. La rissa è esplosa intorno alla mezzanotte, davanti a un bar aperto 24 ore su 24, all’angolo tra via Monte Rosa e corso Novara. Al culmine di una discussione che, secondo gli investigatori, non sarebbe legata al controllo della piazza di spaccio ma a un debito di droga mai saldato, due gruppi si sono affrontati a calci, pugni e bottigliate, seminando il panico. Mamoud Diane, che ha la famiglia in provincia di Cuneo ma risultava irregolare sul territorio nazionale, è stato accerchiato e aggredito. E’ caduto a terra insieme a un altro giovane, suo connazionale. Poi è spuntato un coltello: Diane è stato colpito da almeno due fendenti, uno al gluteo e quello mortale alla scapola sinistra. Nonostante le ferite, è riuscito ad alzarsi e a fuggire, ma si è accasciato poco dopo, a qualche centinaio di metri, in una pozza di sangue, davanti a un portone, all’altezza del civico 18. Dai balconi, alcuni residenti hanno assistito alla scena e hanno chiamato i soccorsi, mentre i partecipanti alla rissa - compreso l’assassino - si sono dileguati rapidamente. A terra sono rimasti il corpo senza vita di Diane e l’altro giovane, ferito ma non da arma da taglio. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia, i militari dell’Esercito impegnati nel pattugliamento del territorio e i sanitari del 118. A Torino ora è caccia all’uomo. Le indagini sono affidate alla Squadra mobile della questura del capoluogo piemontese. Gli agenti hanno già ascoltato diversi testimoni e stanno acquisendo i filmati delle telecamere di videosorveglianza. Anche l’altro giovane ivoriano rimasto ferito è stato ascoltato dalla polizia, ma per il momento non ha voluto raccontare nulla sulla rissa. Dai primi riscontri sarebbe emerso che all’origine dello scontro c’era proprio un debito di droga non saldato.
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