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Alta velocità, alcool, droghe, distrazione, sfide social. Elementi che sempre più spesso vengono fatti propri quando ci si mette al volante e che certamente aumentano la probabilità degli incidenti stradali che sono la principale causa di morte tra i giovani tra i 15 e i 24 anni. Secondo gli ultimi dati Istat, sebbene il tasso di mortalità piemontese sia inferiore alla media nazionale, nel 2023 in Piemonte sono morte 178 persone con oltre 10mila gli incidenti stradali. Solo a Torino le vittime sono state 23. Dati per quell’anno in calo rispetto ai precedenti. Diversa è la situazione per il 2024 che segna, in Italia, già un più 4% di incidenti. Il maggior numero dei decessi coinvolgono conducenti e passeggeri di autovetture, seguiti da motocicli, pedoni, ciclisti e monopattini, le cui regole appaiono al momento ancora confuse e si è in attesa di decreti attuativi alla legge.
“Zero vittime” sulle strade è l’obiettivo cui punta l’Unione Europea a lungo termine. Nel breve periodo si propone la diminuzione del 50%, rispetto ai dati del 2019, di morti e feriti gravi entro il 2030. Il Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale, approvato nel 2022, condivide certamente gli stessi obiettivi. Una visione integrata dell’incidentalità stradale che deve guardare simultaneamente agli aspetti connessi alla qualità dei mezzi di trasporto, delle infrastrutture, dei comportamenti sia degli attori istituzionali sia degli utenti del sistema stradale, tenendo conto delle problematiche che inducono i conducenti a sottovalutare i rischi e talvolta ad adottare stili di guida insicuri per sé e per gli altri.
L’approccio basato sul Safe System, adottato a livello internazionale, in particolare individua le categorie a rischio: bambini/adolescenti, giovani conducenti, over 65, pedoni, ciclisti. La strada, soprattutto nei contesti urbani, è condivisa da un numero elevato di utenti che si spostano con modalità differenti e la condivisione esige rispetto innanzitutto delle regole, ma anche la conoscenza e la consapevolezza dei fattori di rischio e l’adozione di comportamenti ad elevato livello di sicurezza che vanno acquisiti con la sensibilizzazione, la formazione e sanzioni.

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