Condividi:

L’Unione Sindacale Finanzieri (Usif) lancia un appello deciso alle istituzioni politiche e alle amministrazioni competenti affinché vengano potenziate le misure di sicurezza all’interno dei Centri di permanenza per il rimpatrio (CPR). L’organizzazione sindacale sottolinea l’urgenza di garantire condizioni lavorative dignitose e sicure per il personale impiegato in questi ambienti particolarmente critici, spesso molto distanti dalle normali condizioni operative.

In un comunicato congiunto, la segreteria generale e le segreterie regionali di Piemonte e Lombardia esprimono profonda preoccupazione dopo i recenti disordini avvenuti nel CPR di Torino. In quell’occasione, si legge nella nota, "quattro agenti dei reparti Pronto Impiego della Lombardia sono rimasti feriti venerdì, e altri hanno subito conseguenze nella giornata di ieri".

Secondo l’Usif, si tratta dell’ennesimo episodio in cui gli operatori in uniforme sono costretti a gestire situazioni ad altissimo rischio, mettendo a repentaglio la propria incolumità per garantire la sicurezza pubblica. "È inaccettabile – prosegue il sindacato – che eventi di questo tipo continuino a verificarsi. Servono soluzioni efficaci e tempestive per proteggere chi lavora quotidianamente per far rispettare la legge e tutelare la collettività".

Il sindacato conclude ribadendo il proprio impegno a vigilare costantemente sull’evolversi della situazione, sollecitando interventi concreti da parte delle istituzioni per assicurare adeguati livelli di sicurezza nei CPR e condizioni di lavoro sostenibili per il personale coinvolto.

Tutti gli articoli