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Una maestra elementare di 39 anni, Lorenza Costagliola, è stata assolata dal tribunale di Alessandria dall’accusa di abuso di mezzi di correzione, dopo un episodio avvenuto il 25 febbraio 2019. La vicenda nacque quando la docente, vedendo un bambino con autismo che aveva infilato la mano nel water per poi portarla alla bocca, esclamò “che schifo”. Questo gesto di rimprovero verbale aveva portato i genitori del piccolo a denunciare la maestra.

Gli avvocati difensori, Valeria Domenica Giordano e Irene Chirco, hanno spiegato che l’espressione usata dalla docente non aveva altro scopo se non quello di far capire al bambino che il suo comportamento non era appropriato. La pubblica accusa aveva chiesto una condanna di tre mesi, ma il tribunale ha stabilito che il fatto non sussiste.

Nel corso del processo è emerso che il bambino si era spogliato in classe prima di essere accompagnato in bagno e che la maestra, in anni di carriera, non aveva mai ricevuto rimproveri o sanzioni disciplinari. Le testimonianze della preside e delle colleghe hanno definito il suo operato impeccabile, mentre gli stessi genitori, solo un mese prima della denuncia, avevano scritto una lettera di apprezzamento per il suo lavoro.

L’avvocata Giordano ha espresso soddisfazione per la sentenza, sottolineando che la maestra potrà continuare serenamente la sua attività professionale. Ha inoltre definito la vicenda “assurda”, poiché non sarebbe dovuta arrivare fino a un processo. Un’altra insegnante coinvolta nel caso era stata già assolta in appello.

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