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Una svolta tecnologica nella diagnosi e trattamento dell’ictus ischemico acuto arriva in Piemonte grazie a un progetto promosso da Azienda Zero, finanziato con fondi del PNRR. Il cuore dell’iniziativa è l’introduzione di un sistema cloud in grado di processare automaticamente gli esami radiologici dei pazienti colpiti da ictus, migliorando così tempi e qualità dell’intervento sanitario.
«Il Piemonte – afferma l’assessore alla Sanità Federico Riboldi – dispone già di una rete ospedaliera ben strutturata, che garantisce una copertura capillare e un accesso esteso ai servizi per la gestione dell’ictus. Tuttavia, permanevano criticità nei percorsi diagnostici e terapeutici, specialmente nella fase iniziale, dove la tempestività è cruciale». Riboldi evidenzia come differenze nella disponibilità di tecnologie avanzate, nei tempi di elaborazione degli esami e nelle modalità di condivisione delle informazioni penalizzassero in particolare le zone periferiche della regione.
Grazie al nuovo sistema, queste disparità stanno per essere superate. L’obiettivo è garantire parità di accesso alle cure, uniformare la qualità delle prestazioni, accorciare i tempi decisionali e evitare trasferimenti inutili dei pazienti.
Il direttore di Azienda Zero, Adriano Leli, ha spiegato che il sistema è stato installato in tutti i presidi ospedalieri coinvolti nella rete. Questo permette di analizzare in automatico le TAC cerebrali dei pazienti con ictus acuto e di condividere in tempo reale le immagini con tutti i medici reperibili nella rete di emergenza. «Il progetto – sottolinea Leli – prende ispirazione da modelli di successo già operativi in altre realtà europee, come Catalogna, Andalusia, Ungheria e Oxfordshire».