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Dalle risse in strada alle auto vandalizzate, fino allo spaccio nei quartieri e alla scoperta di piantagioni di marijuana coltivate in cantina: a Torino sono numerosi i casi su cui la polizia è intervenuta grazie alle segnalazioni arrivate tramite l’applicazione ’YouPol’. Tra gli interventi, anche l’individuazione di un cittadino straniero rientrato illegalmente in Italia sotto falso nome, nonostante un divieto di reingresso di cinque anni dopo l’espulsione. ’YouPol’ è l’app della Polizia di Stato lanciata nel 2017 per offrire ai cittadini un canale diretto, anche anonimo, per segnalare situazioni di bullismo o spaccio. Durante la pandemia, l’app è stata potenziata con l’introduzione della funzione per le ’violenze domestiche’.

L’applicazione è accessibile da smartphone, tablet e computer, consente l’invio di messaggi e immagini alle centrali operative delle Questure, con o senza registrazione dell’utente, e anche in quattro lingue: inglese, francese, tedesco e spagnolo. Tra i punti di forza, la possibilità di proteggere la propria identità: l’utente può scegliere di segnalare in forma del tutto anonima. A livello operativo, l’app è gestita dal Servizio Controllo del Territorio della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, attraverso gli Uffici Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico delle 106 Questure italiane. L’obiettivo è quello di rafforzare la ’prossimità digitale’ con i cittadini. ’YouPol’ non sostituisce il numero unico per le emergenze, 112, ma rappresenta una modalità ’smart’ di contatto con la polizia, utilizzabile ovunque e in qualsiasi momento.

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