Condividi:
Per anni si è battuto per il rispetto della legalità all’interno di quella che, a Torino, è stata ribattezzata dalle cronache locali come “la palazzina dello spaccio”. Oggi si è concluso in tribunale il processo relativo all’aggressione subita da Alessandro S., 39 anni, nell’ottobre del 2021 durante un’assemblea condominiale. Tre imputati sono stati condannati a quattro mesi di reclusione, uno è stato assolto, mentre per un quinto soggetto la magistratura ha disposto ulteriori approfondimenti, ritenendo necessario riformulare l’accusa.
L’edificio al centro della vicenda si trova in corso Regina Margherita, nel quartiere Valdocco, ed è salito agli onori della cronaca il 9 ottobre 2021, quando una ventina di residenti aggredì la polizia intervenuta per arrestare uno spacciatore. Tuttavia, l’episodio oggetto del processo risale a pochi giorni prima, il 4 ottobre, e non ha a che fare con lo spaccio di droga, ma con la richiesta, da parte di alcuni condomini tra cui Alessandro, di sostituire l’amministratore del condominio. L’uomo si è costituito parte civile con il supporto legale dell’avvocato Vittoria Poddighe.
Nel 2023, a seguito di numerose denunce e segnalazioni, le forze dell’ordine — con la partecipazione del sindaco Stefano Lo Russo — effettuarono un controllo che portò alla scoperta di abitazioni occupate abusivamente, collegamenti illegali alla rete elettrica e gravi condizioni di inagibilità.
Nel frattempo, Alessandro ha lasciato l’appartamento ma ne mantiene la proprietà. Secondo quanto riferito a persone a lui vicine, gli inquilini che affitta non restano mai a lungo e la vendita dell’immobile appare impraticabile, se non a un prezzo nettamente inferiore al valore di mercato. Di recente, ha presentato una nuova denuncia presso la procura.