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A Torino, l’assessore al Welfare Jacopo Rosatelli e un assistente sociale sono finiti nel mirino di gravi insulti e pesanti attacchi online, a seguito di un provvedimento di affido familiare deciso dal tribunale per i minorenni. Le offese, circolate soprattutto sui social, non sono rimaste inosservate: gli autori sono stati denunciati.
La notizia, riportata oggi dall’edizione torinese del Corriere della Sera, mette ancora una volta in evidenza il fenomeno dell’odio digitale, che colpisce in modo crescente chi opera nel settore pubblico, specie su temi delicati come il sostegno ai minori e alle famiglie in difficoltà.
A seguito delle minacce, l’assessore Rosatelli ha annunciato che la Città di Torino si costituirà parte civile nel procedimento giudiziario. “Non si tratta di ottenere un risarcimento economico – ha chiarito Rosatelli – e non intendiamo colpire ulteriormente famiglie già in situazioni fragili. La denuncia è un atto simbolico, un segnale per affermare con forza la gravità di certi comportamenti e contrastare la cultura dell’odio”.
L’assessore ha poi voluto sottolineare il valore e l’importanza del lavoro svolto quotidianamente dagli operatori dei servizi sociali, troppo spesso bersaglio di critiche ingiustificate. “Chi lavora al fianco delle persone in difficoltà svolge un compito complesso e fondamentale – ha aggiunto – ed è inaccettabile che venga attaccato per decisioni che competono all’autorità giudiziaria e che mirano alla tutela dei minori”.
Con questa azione legale, l’amministrazione torinese intende lanciare un messaggio chiaro: episodi di violenza verbale e aggressioni online non saranno più tollerati.