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Dal suggestivo golfo di Solcio, affacciato sul Lago Maggiore, prende il via un’iniziativa che mira a dare nuovo slancio alla pesca nei laghi del Piemonte. L’assessorato regionale al Turismo riconosce infatti il potenziale di questo settore non solo in termini economici, ma anche per il suo valore turistico, culturale e ambientale.
Secondo l’assessora al Turismo Marina Chiarelli, rafforzare la filiera della pesca locale significa valorizzare una tradizione ancora radicata nel territorio, creando una rete di competenze e risorse capace di generare nuove opportunità. Promuovere i prodotti enogastronomici locali, infatti, non solo stimola l’economia, ma sostiene anche il lavoro dei pescatori, veri custodi di un patrimonio storico e culturale che si tramanda da generazioni.
Chiarelli sottolinea inoltre come tra le azioni finanziate dai GAL (Gruppi di Azione Locale) rientri anche la creazione di esperienze che uniscano turismo e tradizioni gastronomiche. Valorizzare il pesce di lago, in particolare nei ristoranti tipici, è un obiettivo raggiungibile solo attraverso una collaborazione attiva tra enti locali, istituzioni e Regione.
Marco Cerutti, presidente del GAL Laghi e Monti, evidenzia il ruolo centrale del Lago Maggiore: non solo meta turistica tra le più amate del Piemonte, ma anche il lago più vasto, ricco di cultura e memorie. Le attività di pesca-turismo, come le uscite notturne in barca con i pescatori o la raccolta mattutina del pescato, sono già una realtà consolidata. Cerutti auspica però un ulteriore passo avanti: insegnare come trattare e trasformare il pescato, mettendo in luce le abilità degli artigiani e dei cuochi locali, capaci di offrire sapori unici che solo il Piemonte può vantare.
Progetti come quello del golfo di Solcio e l’iniziativa “Il nostro territorio: conoscere, conoscersi, socializzare” dell’Istituto Alberghiero Maggia di Stresa, dedicata ai giovani, rappresentano esempi concreti di come si possa far conoscere e apprezzare ancora di più questa straordinaria realtà territoriale.
