Condividi:
E’ stato aggredito verbalmente e fisicamente dal padre di un paziente in attesa registrato come codice bianco. E’ successo nel pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni Bosco di Torino. Il paziente si era recato li a causa di febbre e mal di gola. Un’ora dopo la registrazione in triage, il padre del ragazzo ha iniziato a inveire, prima verbalmente, e poi fisicamente strattonando un infermiere e provocandogli un dolore cervico dorsale. In quella circostanza nel Pronto soccorso erano presenti i Volontari dell’Associazione di volontariato Capitano Ultimo che sono intervenuti in favore dell’infermiere. Sono intervenute anche le forze dell’ordine e l’aggressore è stato denunciato. Sulla vicenda si è espresso Carlo Picco Direttore Generale dell’ASL Città di Torino: «La sicurezza del Personale è uno dei nostri mantra fin dal primo giorno in cui mi sono insediato all’ASL Città di Torino. Esprimo la mia più ferma condanna per l’aggressione subita dal nostro infermiere e la massima solidarietà a tutto il Personale coinvolto. Ringrazio gli Operatori delle Forze dell’Ordine e i Volontari dell’Associazione Capitano Ultimo, che sono intervenuti con professionalità. Episodi di violenza come questo sono inaccettabili e mettono a rischio non solo l’incolumità degli Operatori, ma anche il regolare funzionamento del Servizio di Emergenza. L’Azienda è impegnata a rafforzare ulteriormente le misure di sicurezza, in collaborazione con la Prefettura, affinché il Pronto Soccorso resti un luogo di cura e non di paura. In tal senso, è in fase avanzata, in stretta collaborazione con la Prefettura ed il Comune il progetto per la realizzazione di un parcheggio interno dedicato ai dipendenti del turno notturno, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza e la tutela del Personale anche all’esterno della struttura.»
Tag: