Accordo tra il Ser.D di Cuneo, il dipartimento per le Patologie da Dipendenza, dell’Asl Cn1 e la sezione di Peveragno del C.A.I., ovvero del Club Alpino Italiano, per promuovere insieme la Montagnaterapia. “Si mette in piedi un lavoro di équipe – spiega l’educatore Carlo Mandrile del Ser.D. di Cuneo – pianificato e condotto in sinergia, espressione di volontà di collaborazione tra due realtà che si potevano pensare distanti e slegate tra loro”. Un’iniziativa che ha radici non antichissime, ma che si praticava già a partire dagli anni ’80 in Belgio e Francia, mentre dagli anni ’90 in Italia. Nel tempo si è dimostrato che le dinamiche di gruppo con l’aggiunta dell’ambiente culturale, naturale e artificiale della montagna hanno un carattere terapeutico riabilitativo oltre a socio educativo. Sicuramente un alleato in più nella lotta sanitaria alle dipendenze e alle disabilità. Sempre con i suoi operatori del settore, l’Asl Cn1 ha partecipato alla strutturazione della Carta Etica per la Montagna approvata con delibera di Giunta regionale nel febbraio 2019 e si è contribuito alla fondazione della neonata Società Italiana di Montagnaterapia avvenuta a Bergamo nell’ottobre del 2019, come emanazione nazionale della Rete di Montagnaterapia presente da anni sul territorio italiano.
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