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Il Commissariato di Polizia di Stato di Casale Monferrato ha concluso un'importante attività investigativa, che ha portato all'identificazione e al deferimento in stato di libertà di due persone, un uomo di 20 anni e una donna di 24 anni, accusati di furto aggravato e rapina. È stato inoltre deferito un complice di 48 anni per favoreggiamento reale.

I fatti, avvenuti lo scorso mese di maggio e in entrambi i casi i due soggetti, operando in concerto, hanno utilizzato la tecnica nota come "dell'abbraccio" per sottrarre a due vittime gli orologi Rolex che indossavano al polso, di elevato valore economico, stimato intorno ai 15.000-20.000 euro ciascuno.

Nel primo episodio, avvenuto nella centrale piazza Martiri della Libertà, la vittima è stata avvicinata dalla donna che, fingendo di chiedere informazioni per un impiego, gli ha consegnato un biglietto scritto a mano e ha stretto il suo braccio con la mano. In pochi istanti, distraendo la vittima e impedendole di liberarsi, le hanno sfilato l'orologio con maestria tale da non farsi scoprire immediatamente. Successivamente, l'autrice del furto si è allontanata a bordo di un'auto non identificata dalla vittima, che ha notato la mancanza del proprio Rolex solo dopo circa 20 minuti.

Il personale del Commissariato di Polizia ha raccolto informazioni dettagliate dalla vittima, inclusa una descrizione fisica dell'autrice del reato, e ha esaminato i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona. Non è stato possibile individuare la donna a causa della distanza dalla quale sono state riprese le immagini, ma è stato possibile identificare l'auto utilizzata per raggiungere i luoghi del crimine e seguire la vittima in attesa di mettere in atto il piano criminale.

Nei giorni successivi, mentre le indagini sul primo episodio erano ancora in corso, si è verificato un caso simile nel parcheggio di un supermercato della città, con lo stesso "modus operandi" e l'obiettivo di sottrarre un altro orologio di valore. Anche in questo secondo caso sono state raccolte informazioni dettagliate dalla vittima, compresa la descrizione fisica della donna, che si è rivelata compatibile con quella responsabile del primo episodio.

Sono state quindi condotte ulteriori e intense indagini, che hanno permesso agli investigatori di identificare l'autrice materiale dei reati e di acquisire elementi indiziari sul complice, che svolgeva il ruolo di autista in entrambi i casi.

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