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L’alopecia e un tatuaggio tradiscono l’ autore di una “spaccata” in un negozio nel quartiere San Salvario avvenuta lo scorso marzo. I carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un quarantottenne resosi responsabile, 5 mesi fa, di un furto aggravato in un negozio di abbigliamento di prima infanzia in Via Madama Cristina. Il bottino, di qualche centinaio di euro (il registratore di cassa e un pc portatile), era stato portato via dall’uomo dopo aver infranto la vetrina con un tombino. Incurante delle telecamere installate dalla proprietaria del punto vendita, aveva agito a capo scoperto e a mani nude. E questi dettagli lo hanno incastrato Oltre al tatuaggio ben visibile sulla mano sinistra, è stata anche l’alopecia di cui il quarantottenne soffre, una particolarità che ha consentito agli investigatori di risalire facilmente alla sua identità. Tra l’altro, l’uomo era già conosciuto quale autore di precedenti colpi, molti dei quali con modalità simili. L’uomo aveva tentato poi di rivendere il computer portatile ad un negozio a pochi passi da quello in cui aveva realizzato il furto, desistendo e abbandonando il pc al negoziante dopo il rifiuto di esibire un documento d’identità. I militari hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla sezione G.I.P. del Tribunale di Torino direttamente presso la Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno”, dove l’uomo già si trovava dal 9 aprile scorso.