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Un tir in fiamme all'interno del Traforo del Frejus. L'allarme è scattato alle 22,49 di ieri sera ma si trattava della esercitazione binazionale annuale che mette alla prova il piano di sicurezza congiunto elaborato da Italia e Francia insieme alla società di gestione Sitaf. Quest'anno, il complesso scenario simulato prevedeva un incendio che si propagava da un mezzo pesante a una vettura elettrica, mettendo alla prova la prontezza delle forze di emergenza.
Viene convocata l'unità di crisi e sono presenti le forze dell'ordine, il Comune, la Prefettura, ARPA, i vigili del fuoco e il 118 per affrontare la simulazione con determinazione.
Mentre il fumo si diffonde rapidamente, i vigili del fuoco giungono tempestivamente sul luogo. La valutazione della pericolosità del carico è fondamentale, ma ancor più importante è assicurare che autisti e passeggeri siano messi al sicuro nelle aree progettate per resistere a qualsiasi tipo di emergenza per ben 180 minuti.
L'operazione di spegnimento del fuoco inizia, e nel frattempo, alla centrale di controllo, i pannelli di sicurezza forniscono una panoramica della situazione. Sembra esserci almeno un paio di feriti, e la priorità diventa l'evacuazione di tutti i presenti dalla galleria. La cooperazione transfrontaliera è fondamentale in situazioni del genere, e il Direttore Tecnico della Società di Gestione coordina gli interventi in collaborazione con il lato francese. La condivisione di competenze e risorse è totale, dimostrando la solidità della partnership tra Italia e Francia.
Dalle prove di questa notte saranno tratti spunti preziosi e suggerimenti per perfezionare ulteriormente il sistema di sicurezza del tunnel. L'esercitazione si conclude dopo un paio d'ore, e il traffico nel tunnel del Frejus riprende attorno alle 2 del mattino.
A partire dal prossimo anno, con l'entrata in funzione della seconda canna del tunnel, percorribile già ora in caso di emergenza, gli sforzi saranno raddoppiati. La separazione dei flussi per senso di marcia contribuirà ulteriormente a migliorare le condizioni di sicurezza.